Parola d’ordine: Inclusione. Questo il leit motiv di “Sport senza Barriere”, l’evento organizzato dalla Federazione Nazionale Unimpresa Sport e Tempo Libero, presieduta da Marco Massarenti, che si svolge a Luino (Varese)dal 6 all’8 , ed il 21 e 29 settembre. La cinque giorni di sport, aggregazione sociale e abbattimento delle barriere architettoniche e mentali, é stata presentata ai Media in una affollata conferenza stampa tenutasi a Luino, cittadina dell’alto varesotto incastonata tra le sponde del Lago Maggiore.
Quello dell’inclusione sociale resta un tema caldo sul quale politica e istituzioni cercano di trovare una quadra anche in considerazioni di una legislatura orientata all’abbattimento delle barriere architettoniche un po’ di meno per quelle mentali che restano a mo di muro di gomma che divide il concetto stesso di abilità. In questo senso la Federazione nazionale Unimpresa Sport e Tempo Libero, interpretando le volontà istituzionale e l’inclinazione all’operosità sociale di Regione Lombardia, Provincia di Varese e Comune di Luino, ha organizzato un percorso di welfare sportivo indirizzato ai diversamente abili e alla loro inclusione nel panorama sociale e produttivo. ‘Sport senza Barriere’ non é altro quindi che un momento concepito per garantire l’aggressione sotto l’egida dei grandi e sani principi dello sport.
A garanzia di questo percorso virtuoso che ha reso Unimpresa pioniera in questo settore, hanno garantito la presenza rappresentanti istituzionali dell’amministrazione regionale guidata da Attilio Fontana; della Provincia di Varese, del Comune di Luino guidato dal sindaco Andrea Pellicini; del Comitato Paralimpico italiano con il campione Massimiliano Manfredi, oltre ai tantissimi atleti e campioni di ieri e di oggi.
Al plauso incondizionato per l’evento giunto dall’istituzione regionale per bocca dell’assessore Cattaneo e del consigliere Cosentino, e dopo l’entusiasmo evidenziato dal primo cittadino di Luino Pellicini, anche il presidente della federazione nazionale Sport e Tempo Libero di Unimpresa Massarenti ha rafforzato l’accorato appello ad esportare in tutto il Paese il concetto di ‘Inclusione’ , “chiudendo il cerchio su un discorso importante e condiviso che lo stesso presidente della Repubblica Mattarella ha tenuto a sottolineare come dovere morale e sociale di comunità evolute”. Massarenti ha poi concluso: l’inclusione sociale dei diversamente abili é una parte importante di quella ‘sharing Democracy’ di cui tanto ci si riempie la bocca in Italia, ma poi in effetti, in tanti, troppi casi, resta lettera morta.
Rimbocchiamoci dunque le maniche e lavoriamo per restituire dignità e valore reale ad una fetta di popolazione che non é peso sociale, ma solo una grande risorsa da utilizzare e a cui restituire dignitá”.
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