Rassegna stampa – 24 giugno 2018
Conti pubblici: Unimpresa, mina derivati da 28 miliardi
Mina derivati da oltre 28 miliardi di euro sui conti pubblici italiani. I titoli derivati presenti sui bilanci dello Stato centrale e degli enti locali ammontano a più di 28 miliardi. Il dato, registrato a marzo 2017, è comunque in calo di 10,3 miliardi (-26,91%) rispetto ai 38,3 miliardi di marzo 2016. Nell’ultimo anno i titoli altamente speculativi sono calati, tra l’altro, anche nell’interno comparto privato (banche, assicurazioni, fondi), ma resta comunque enorme l’ammontare di titoli tossici: nelle banche il calo è stato di 42 miliardi e nelle assicurazioni di 336 milioni; nelle aziende si è registrata una crescita di 127 milioni, mentre per quanto riguarda le singole famiglie c’è una salita di 41 milioni di euro. In totale, la massa di derivati finanziari presenti in Italia è pari a 225 miliardi in calo di oltre 55 miliardi (-20%) rispetto ai 280 miliardi di marzo 2016. Questi i dati principali di un rapporto del Centro studi di Unimpresa sull’andamento dei derivati finanziari negli ultimi 12 mesi. “Il dato relativo alle perdite potenziali legate alla finanza spericolata, sui conti pubblici, è assai preoccupante, anche se in miglioramento, specie ora che va attrezzata la legge di bilancio. Si tratta di un andamento che merita attenzione e pure qualche spiegazione da parte di chi ha in mano le chiavi della finanza statale e locale” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci. “Quel che preoccupa, soprattutto, è la tendenza: dopo un periodo in cui erano state registrate diminuzioni dell’utilizzo della finanza derivata nello Stato, ora le perdite potenziali legate a quel tipo di operazioni tornano a crescere” aggiunge Pucci.
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