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Valutazione della didattica a distanza dal 5 marzo all’ 8 giugno 2020

di Orietta Sarracini

L’ approccio, come docente, con la DAD suggerita dai D.S. , è stata una scoperta quotidiana; prima con l’utilizzo del registro elettronico nel quale mancava l’interfaccia con gli alunni , e poi con l’avvento dell’app “G suite for education” il lavoro del docente ha potenziato il suo risultato: in quantità e con il rapporto con gli alunni , finalmente raggiungibili con “Meet”,  con  le video lezioni, che hanno ristabilito in modalità diversa il rapporto quotidiano tra docente e alunni.

La video lezione e l’utilizzo dei dispositivi e conseguentemente delle app da parte del docente e degli alunni sono stati un mezzo di conoscenza ulteriore e uno strumento con i quali gli alunni hanno maturato sia funzionalità nuove sia la responsabilità nelle tempistiche e modalità di riconsegna dei lavori.

I dati positivi della DAD sono realizzabili allorché tra docente e studente ci sia la possibilità di usufruire in modo adeguato e con connessioni stabili   i dispositivi (computer, tablet, smartphone….)

La quotidianità scolastica è cambiata a causa della pandemia con la quale tutti hanno dovuto adattarsi e la DAD è stata una modalità lavorativa valida, ma non sostituisce la ritualità e la socialità che sono proprie della vita scolastica, in special modo di quella primaria che vive un’età particolare in cui si sviluppano le prime dinamiche relazionali che hanno bisogno di confronto diretto e di unione. Siamo in cammino sempre come docenti, con la gioia di offrire ai nostri discenti il massimo delle competenze. Facciamo leva sul mondo interiore di ognuno di loro, consapevoli che ogni nostro alunno è ricco di numerose potenzialità.  

La capacità di adattamento, la capacità di modificare la risposta agli stimoli ambientali ed alle informazioni,  la curiosità nel vivere i nuovi tempi scolastici, ha reso necessario il pensiero critico e più veloce ed interattiva l’attività mnemonica ed organizzativa.

Le neuroscienze a tal proposito ci aiutano a fare tesoro di tutto il fluire e dello scorrere non più circoscritto in uno spazio logistico, ma dalle caratteristiche che il “nuovo” e la comunità educante ci offrono.

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