“Attenzione ai pericoli di penalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane con la web tax. E’ una stretta fiscale che può colpire proprio le pmi. Pur considerando opportuno un intervento sul versante della tassazione della nuova economia digitale, riteniamo doveroso sottolineare i rischi derivanti dall’introduzione di un meccanismo, quello previsto con la nuova web tax introdotta nel disegno di legge di bilancio, che può finire col tradursi in un autogol per l’economia del nostro Paese”. E’ quanto dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, commentando l’ok alla nuova versione della web tax contenuta nella legge di bilancio all’esame del Parlamento. “. L’introduzione di un prelievo aggiuntivo pari al 6% delle fee commerciali dei portali di vendita online – continua Pucci – finirà con l’essere traslato, sul piano fiscale, sul venditore italiano e, successivamente, anche sul consumatore italiano. Tutto ciò con inevitabili ripercussioni sui prezzi finali e pure sui fatturati delle nostre imprese.” “E’ dunque necessario – conclude il vicepresidente di Unimpresa – in questo ambito, un ragionamento sul piano internazionale volto a mettere d’accordo tutti i policy maker su scala globale”.
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